giovedì 22 dicembre 2016

INSOLITI CRIMINALI


Il criminale titolo in italiano piazzato da presunti maghetti del marketing, non vuole che richiamare - per un casareccio farsi forza - il mitico I soliti sospetti, film dove Kevin Spacey giganteggia da attore, mentre qui ci offre un'opera prima, in regia, di rara efficacia.


Anche nel titolo originale, Albino alligator (l'alligatore bianco utilizzato come vittima sacrificale dal branco), Spacey cerca di riprodurre la chiave del coacervo umano rinchiuso in ambito claustrofobico, dramma teatrale ad eliminazione diretta - caro al regista - ed antesignano dei fortunati e recentissimi Hatefull Eight.




Introdotto da raffinate inquadrature, geometrie inquietanti, ralenty dalle tonalità grigiamente scolorite e musiche dall'atmosfera cupa del fenomenale Michael Brook (che già ci aveva estasiato con la colonna sonora di Heat)
il film alterna siparietti di famelica disumanità all'interno del bunker improvvisato, a quadretti di ciniche, dispettose, e a volte esilaranti, esterne tra stampa e polizia, in un'esasperante escalation di uomini contro che mirano solo al loro personalissimo tornaconto, evidenziando mano a mano debolezze, prepotenze, sotterfugi, isterismi, segreti e spavalde fragilità. Ognuno dei protagonisti un albino alligator da offrire in sacrificio di una sempre più chimerica libertà.



Chiave di successo della pellicola, oltre la progressione emotiva che incolla lo spettatore allo scheermo, anche l'impietoso politically incorrect dell'epilogo, dove la miseria umana salva una delle tante facce costretta a esibire per sopravvivere, e sembra stupirsi di quanto possa essere magnanimo il fato, per poi magari fotterti impietosamente, un attimo dopo, appena voltato l'angolo della vita... 



10 commenti:

  1. "Introdotto da raffinate inquadrature, geometrie inquietanti, ralenty dalle tonalità grigiamente scolorite e musiche dall'atmosfera cupa".

    Complimenti Franco. Non è una recensione di un film. Io leggo una tua poesia.

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  2. Ciao Franco, passo per augurarti giorni sereni. Buon Natale e buone feste.
    Abbracciooooo

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  3. Impeccabile e originale recensione, come sempre!
    Un distinguo soltanto...per "Hatefull Eight", pellicola, discutibilissima, così come il suo autore ^__*
    Profitto per formulare i miei più sentiti auguri di Buone Feste a te e famiglia.

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    1. ahhh... adoro quel film... non tutto Tarantino... ma certe sue pellicole sono pazzesche... Pulp fiction su tutte...

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  4. Lo guarderei pure ma i "siparietti di famelica disumanità" mi spaventano un po' :D
    Baci e buone feste.

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    1. ahah.. non ci sono cannibali comunque... ma belve si...
      Buon Natale!!!

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  5. Io trovo che i vertici e cattolici e progressisti-sìglobal-transcapitalistici, marxistoidi, sostituzionisti siano tra i più pericolosi criminali, ciò che sta preparando la shoah Europea, la sirianizzazione d'Europa. Non serve andare al cinema, ascolti la radio, nel parlamento, in parrocchia, in vaticano e ti accorgi di quanto pericolosi siano.
    Hanno inquinato le menti delle masse fino a obnubilarle con una serie di credenze, dogmi e falsi che ormai, con esse, riescono a far quel che voglio, fino a renderle carne da macello.
    Si noti che queste persone, come nel caso dell'italiana massacrata a Berlino dal "dono, ricchezza, opportunità, gioioso fratello, multiculturalità, pagatore di pensione" tunisino scriveva delle insensatezze sìglobal, panmixiste.

    Il grado di plagio diffuso dai vertici criminali e dalle loro truppe di fedeli zeloti è tale che i secondi non si accorgono neppure più di essere pecore in un labirinto che li conduce al macello, neppur quando vedono la fine che fanno le loro simili.

    Insoliti criminali, massimamente criminali.

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